Un altro mio articolo per R-evolver.
"Torno a parlare di guerra e lo faccio ancora una volta da una prospettiva insolita. Non quella di chi combatte sui fronti opposti, dei soldati dell’esercito, dell’aviazione, della marina militare o dei capi di Stato, ma delle tante donne coinvolte loro malgrado.
In questi giorni abbiamo visto e letto di storie strazianti, donne in fuga con i loro bambini, madri che temono per i loro figli chiamati a combattere, storie simili a quelle di altre donne costrette a lasciare il loro paese altrimenti verrebbero uccise da governi dittatoriali o perché diventerebbero “bottino di guerra” degli occupanti; storie di donne imbarcate sui gommoni e morte durante il viaggio, o sopravvissute a stupri; storie di donne vittime di tratta, fatte arrivare nel nostro paese dopo aver pagato tutto quello che possedevano e poi gettate in strada dietro il ricatto e le minacce di morte alla loro famiglia, a loro stesse.
In tutto queste storie è facile trovare un comune denominatore: dagli stupri etnici, alla loro riduzione in semplice “bottino di guerra” degli eserciti nemici, al commercio sessuale, i corpi delle donne sono sempre stati alla mercè del potere maschile.
Ancora oggi.
Negli ultimi giorni è emerso il seguente risultato in rete: le donne ucraine sono la ricerca di tendenza su PornHub."
Per continuare a leggere l'articolo cliccare qui: https://bit.ly/3tqJz3D
Nessun commento:
Posta un commento