Un mio articolo su R-evolver.
"Come tutti, ho passato gli ultimi due giorni a documentarmi sull’invasione russa in Ucraina.
Le immagini e testimonianze che più colpiscono sono quelle degli sfollati, dei feriti, delle persone comuni – comuni come me, come voi che state leggendo – che hanno visto irrompere nel loro quotidiano una tragedia immensa. Molti Ucraini che abitano nelle zone colpite dai missili o nelle vicinanze si sono messi in viaggio per raggiungere la Polonia. Le immagini televisive e le foto sui giornali mostrano file di auto lunghissime e anche gruppi di persone che si incamminano a piedi. Hanno abbandonato tutto per mettersi in salvo.
Sono eventi scioccanti che ci toccano da vicino perché riusciamo a immedesimarci con le loro storie, con il loro vissuto. Perché sono esseri umani come noi.
Ci sono però altre immagini, altre storie che non vengono narrate e che, se anche lo fossero, susciterebbero l’empatia di pochi: sono quelle degli animali. Di altri esseri viventi senzienti, ma diversi da noi e che abbiamo imparato a considerare inferiori a noi, quindi con un valore ontologico irrisorio oppure quantificabile soltanto in termini di profitto.
Già mi immagino l’obiezione: in un momento come questo in cui ci sono persone umane che hanno perso casa, lavoro e ogni punto di riferimento, ti metti a parlare degli animali?"
Per leggere l'articolo per intero, cliccare qui: https://bit.ly/3t973Kn
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