Certe volte la vita ti prende a ceffoni fino a che non resti senza fiato. Poi si ferma, il tempo di un respiro e ricomincia.
È più o meno l'andazzo di questo inizio anno, che del resto non prometteva bene sin dalle consegne di quello vecchio, cioè la morte di Marty, il nostro amato cagnolino. Poi io e mio marito ci siamo presi il Covid, durante la malattia uno dei nostri gatti ha iniziato a stare male e stamattina è morto. Silvestrino Marcellino, 14 anni (di lui ho parlato sicuramente qui: http://www.ildolcedomani.com/2020/03/un-micio-al-giorno-leva-il-medico-di.html).
Poi certo non ha aiutato leggere Houellebecq, per esempio: "Quello che non poteva sopportare, si era reso conto con inquietudine, era l'impermanenza di per sé; era l'idea che una cosa, qualunque cosa, finisse; quello che non poteva sopportare, non era altro che una delle condizioni essenziali della vita".
Poteva andare peggio. Per esempio potevamo morire di Covid.
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