Il 3 novembre del 1957 Laika fu mandata nello spazio a morire da sola (non che se fosse stata in compagnia sarebbe stato meno grave).
Ecco, oggi vorrei che si riflettesse su una cosa in particolare.
Spesso lo specismo viene giustificato con il ricorso a una presunta superiorità di specie, la nostra, e facendo riferimento a tutti i traguardi tecnologici che abbiamo raggiunto.
Il punto è che questi traguardi sono stati raggiunti proprio grazie alla sopraffazione, uso, uccisione di miliardi di individui di altre specie.
Traguardi quindi materiali, ma fondati sulla morte, sul dolore, sulla sofferenza, sul sangue di tanti animali.
Assumere una prospettiva antispecista significa allora provare a guardare questi nostri traguardi dal punto di vista delle vittime: ai loro occhi appariamo certamente superiori, ma per violenza, sadismo, aggressività, mancanza di empatia.
Siamo oppressori fortissimi e lo siamo diventati specializzandoci sempre di più nell'uso proprio degli animali, che quindi sono al tempo stesso mezzi (test) e risorse da trasformare in prodotti ultimati.
Il termine umanità e umani oggi, per quanto mi riguarda, ha una connotazione assolutamente negativa.
Senza questa massa di schiavi sterminata - e uso il termine "sterminata" con duplice valenza semantica: sterminata perché massa destinata a essere oggetto di sterminio e sterminata in senso di sconfinata poiché massa continuamente rinnovata - noi oggi forse avremmo raggiunto qualche traguardo tecnologico in meno, saremmo un po' più animali e meno umani.
L'antispecismo è proprio il ribaltamento del significato di questi due termini e concetti: umanità e animalità, laddove il primo è portatore di significati negativi, di violenza, di morte e distruzione, di gerarchie di valore del vivente, di attribuzioni arbitrarie di merito, di irrazionalità e aggressività, di relativismo culturale pronto a giustificare le peggiori nefandezze e i peggiori abusi in nome di valori di volta in volta discutibili, mentre il secondo fa propri i valori di riconoscimento, accoglienza e rispetto della diversità.
Essere più animali e meno umani direi che quindi dovrebbe iniziare a essere visto nella sua accezione assolutamente positiva.
Non offendiamoci, almeno noi che ci reputiamo antispecisti, quando ci dicono "Sei un animale!" con tutte le varianti che ben conosciamo, ma anzi, facciamo notare cosa significa invece essere umani.
Siamo fieri di essere animali!
LAIKA (1954-1957)
È morta Laika.
Piccola bastarda.
Giovane e carina.
Nome vero: Kudrjavka
(in russo vuole dire “ricciolina”).
Naso umido e innocente.
È morta sola.
In assenza di gravità.
Sola come un cane in assenza di pietà.
È morta come solo un cane solo su una capsula spaziale
sovietica sparata dalla terra in orbita verso l’infinito.
Ha sentito caldo e freddo.
Poi ha guaito.
Poi niente: il vuoto siderale.
Il requiem delle stelle.
La notizia sul giornale.
(Francesca Genti)
1 commento:
Fa davvero senso già solo questa immagine ,e pensare che sono trascorsi oltre sessant'anni da questo terribile esperimento fa riflettere tantissimo ,l' assenza di 'empatia umana viaggia in modo
direttamente proporzionale al trascorrere del tempo.
L.
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