Lo specismo non consiste tanto nell'uccidere e usare gli animali - perché è ovvio che in molte pratiche c'entri soprattutto il profitto - ma nelle giustificazioni che adottiamo e che abbiamo interiorizzato e normalizzato per poterlo fare; queste giustificazioni assurgono al ruolo di credenze e convinzioni e non necessitano nemmeno più di essere poste al vaglio del pensiero critico e del dubbio.
Inoltre a loro volta producono effetti nefasti riguardo il ruolo degli altri animali in generale che continuano a essere visti sempre in funzione di qualcosa, cani e gatti compresi e ogni qualvolta questa funzione smette di funzionare (scusate l'allitterazione), allora si scatena tutta la teriofobia irrazionale possibile (vedasi animali selvatici come i cinghiali nel momento in cui superano i confini mentali e fisici da noi pensati e creati).
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