Un uomo tocca il culo a una giornalista che sta facendo il suo lavoro.
Altri uomini: non prendertela.
Sminuire le molestie che le donne subiscono da parte degli uomini, così come le battute sessiste, è tipico della cultura patriarcale.
Magari quegli stessi uomini che hanno detto "non prendertela" non lo farebbero mai, cioè non si comporterebbero così, non toccherebbero il culo a una sconosciuta, ma continuando a restare accondiscendenti verso chi lo fa, diventano a loro volta complici della cultura patriarcale.
Inoltre, sminuire la gravità di un'azione è quanto di peggio ci possa essere per far sentire ancora peggio le donne che subiscono le molestie perché il loro disagio non viene riconosciuto.
E aggiungo che il gesto di toccare il culo a una professionista che sta svolgendo il suo lavoro è doppiamente grave: primo, per la molestia in sé, secondo perché si nega anche la sua professionalità; è come se implicitamente le si dicesse, tu non vali, tu sei solo un pezzo di carne.
Idem quando a una professionista, nel suo ruolo di professionista, le si dice "sei bella", così evidenziando sempre il suo corpo, e mai la sua preparazione.
2 commenti:
Sono d'accordo, ma la cosa deve valere per entrambi i sessi.
Mara Venier ha fatto la stessa cosa ad un suo collega e ha annunciato querela contro chi ha insinuato che la sua fosse molestia.
Il tifoso è un maniaco sessuale, la conduttrice è una giocherellona,
Se lo fa un uomo è violenza sessuale, se lo fa una donna è un simpatico gesto goliardico.
Lei si è giustificata dicendo che è vecchia, come se i vecchi potessero fare la mano morta alle donne.
C'è sempre la questione del doppio standard, la Finocchiaro insulta i padri e nessuno muove un dito, Collovati dice che rimane perplesso quando sente una donna parlare di calcio e viene sospeso.
Il messaggio negativo viene anche amplificato dalla popolarità di chi lo mette in atto: Mara Venier è un personaggio noto al grande pubblico da oltre 40 anni, il tifoso scemo non lo conosce nessuno.
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