Lo specismo non è soltanto l'esclusione degli altri animali dalla nostra considerazione morale, ma è proprio la frattura profonda tra l'umanità e il resto dell'animalità: è un'assegnazione di diverso valore a tutto discapito del secondo insieme; diverso valore che viene continuamente rimarcato e rinnovato.
Ad esempio, noto che FB ha modificato alcune impostazioni riguardo la segnalazione per incitamento all'odio, spiegando che: "Rimuoviamo solo i contenuti che attaccato direttamente le persone in base a determinate caratteristiche protette. Gli attacchi diretti includono ad esempio:
Incitamento alla violenza o alla disumanizzazione
Ad esempio, paragonare tutte le persone di una determinata razza a insetti o animali"
Soffermiamoci sull'ultima frase: "paragonare tutte le persone di una determinata razza a insetti o animali".
Questa frase presuppone e indica implicitamente che gli insetti e gli animali in generale siano un termine di paragone negativo, un'offesa, un insulto.
Perché? Perché gli animali e gli insetti sono considerati esseri inferiori, sono ontologicamente inferiori.
Questo è lo specismo. Non soltanto l'oppressione che subiscono gli altri animali, non soltanto la discriminazione in base alla specie, ma proprio la dichiarazione (del tutto irrazionale, peraltro, cioè basata su assunti che abbiamo assimilato come veri e che riteniamo veri senza bisogno di dimostrazione) di uno status ontologico di inferiorità.
Ripensare il modo in cui definiamo gli altri animali è uno dei compiti fondamentali dell'antispecismo.
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