Come vitelli.
Il problema sta nella normalizzazione e totale accettazione dell'uccisione degli animali nei mattatoi.
L'indignazione del titolo è tale solo perché questa volta la violenza è agita su individui umani.
E che non si dica che dovremmo combattere lo specismo e quindi la violenza sugli animali solo perché propedeutica a quella sugli umani poiché resteremmo invischiati ancora una volta in quelle argomentazioni indirette che rilevano problematicità e solo perché, da ultimo, a farne le spese siamo anche noi umani.
Non è normale e non è giusto che i vitelli vengano abbattuti nei mattatoi. Non è normale e non è giusta l'esistenza dei mattatoi. E questo a prescindere dalle conseguenze che l'esercizio continuo e normalizzato della violenza provochi nella nostra società.
Una società sana deve smetterla di distinguere tra violenza accettata (quella sugli animali) e violenza stigmatizzata (quella sulle persone umane).
La violenza è sempre violenza. Una mattanza, anche se legalizzata, rimane pur sempre tale.
Pensateci quando fate la spesa perché la fettina di prosciutto non arriva dal salumiere per magia e senza una dose massiccia di violenza.
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