In 1984 di Orwell la storia veniva completamente riscritta in base alla propaganda del partito attraverso un rimaneggiamento continuo della stampa e dei libri. Così la versione ufficiale era sempre e solo una e se a un certo punto ci si alleava con un paese con cui precedentemente si era stati in guerra, tutto quello che era avvenuto prima - le notizie delle battaglie, degli scontri commerciali ecc. - veniva cancellato.
Certo, le persone a volte si ricordavano, ma, e in questo consisteva il bi-pensiero, mentivano a loro stesse in un esercizio costante di negazione della propria memoria e fede assoluta in quella che era la versione ufficiale rinnovata.
Chi non lo ha mai letto, faccia uno sforzo e si immerga nelle pagine di questo meraviglioso romanzo, scritto con una prosa divina, pieno di inventiva e genialità.
Credo di aver già parlato di 1984 anche qui sul blog, sicuramente l'ho fatto sui social e ne parlo oggi perché ho appena letto un articolo in cui si dice di voler rimuovere dal famoso film Mamma ho perso l'aereo la scena con il cameo di Trump.
Ora, per quanto la politica e le idee di Trump siano lontane anni luce dalle mie e per quanto sia un personaggio maschilista, razzista, volgare e anche abbastanza ridicolo (per lo meno per il mio senso estetico), non mi piace affatto questa forma di censura nei suoi confronti. La trovo pericolosa perché le idee e i personaggi pericolosi non si combattono censurandoli, oscurandoli o facendone sparire la presenza dai media e dai film, ma criticandoli e opponendovi idee migliori e più ragionevoli.
Trump era presente in un film? E allora? Si vede che all'epoca il gusto popolare accoglieva accoglieva con divertimento il fatto e si vede che la sua persona non costituiva un problema, altrimenti il film non avrebbe avuto il successo che ha.
Poi Trump è entrato in politica e si è dimostrato un razzista, ma la storia è storia, anche quella cinematografica e letteraria e non va rivista a posteriori altrimenti diventa censura e un tipo preciso di censura, simile a quella esercitata dai regimi totalitari.
La storia del cinema e della letteratura è piena di opere razziste e maschiliste o di propaganda, per non parlare dello specismo presente ovunque, ma ogni opera va contestualizzata al periodo in cui è stata realizzata.
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