Per la rubrica "un micio al giorno e la sua storia" oggi vi parlo di Nora.
Di lei avevo già parlato su Facebook lo scorso gennaio quando scrissi un post molto triste raccontando di come la stessi accompagnando nei suoi ultimi giorni di vita. Fortunatamente alcuni gatti hanno, se non sette vite come vuole il luogo comune, comunque una grande capacità di ripresa e a dispetto di un quadro clinico spaventoso e di un organismo molto debilitato, Nora è ancora con noi.
Una micia diabetica da quasi quattro anni che necessità di due iniezioni di insulina al giorno e con insufficienza renale che richiede flebo sottocute per idratazione, ma con tanta tanta voglia di vivere.
Anche lei seguita dalla Dottoressa Paola Gagliano e rimessa in sesto dopo i due ricoveri urgenti presso la sua clinica.
È una simil certosina trovata rannicchiata sotto una macchina, impaurita e affamata, quando aveva sui tre/quattro mesi.
Amante del freddo (adora starsene nel terrazzo anche con temperature che sfiorano lo zero), dell'aria notturna e del cibo (ora sta a dieta, niente più croccantini per lei), affettuosa e loquace.
Nei giorni in cui sembrava che dovessimo dirci addio l'ho vegliata giorno e notte e abbiamo stretto un legame ancora più forte. Intelligentissima, sveglia, credetemi sulla parola se vi dico che lei ha capito perfettamente quello che stavamo facendo, cioè che la stavamo aiutando e ci dimostra la sua gratitudine ogni giorno. In realtà sono io che sono grata a lei, come ebbi già modo di scrivere, perché mi ha insegnato cose profonde che appartengono ai territori dell'indicibile.
Quel che posso dire è che molto probabilmente nemmeno noi che ci definiamo antispecisti riusciamo a comprendere gli altri animali. Possiamo solo osservarli con meraviglia.
Ritratto a penna di Nora realizzato dalla carissima amica Alessandra Antonini.
Rispettate gli animali, tutti, sono sensibili e senzienti. Non li mangiate, aiutateli, imparate a conoscerli, siate curiosi e rifiutate i pregiudizi.
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