Ogni volta che si parla di riduzionismo (ridurre il consumo di carne, ridurre la sofferenza degli animali attraverso questo o quell'altro accordo con gli allevatori), ogni volta che si invita al riduzionismo nella speranza di farsi benvolere dagli interlocutori, che siano singoli o un gruppo preciso di persone (che so, persone attente all'ambiente?) NON si sta dicendo che gli altri animali sono individui, ma si conferma ancora una volta la loro riduzione a oggetti.
Si mette il paravento dei "piccoli passi" davanti all'antispecismo perché scomodo, spingendolo ancora una volta sulle retrovie. Piccoli passi sì, ma indietro.
8 commenti:
Rita ma già è difficilissimo far diventare la gente vegetariana, ci vuole una grande pazienza anche solo per fargli ridurre il consumo di carne ( che comunque sono tanti animali salvati con il sudore di chi si prodiga a convincere la gente con fatica e amore, non basta fare proclami ), farla diventare vegana è quasi impossibile, tu addirittura parli di antispecismo che è ancora oltre il veganismo, per favore scendi su questa terra , sporcati le mani che la gente già è un miracolo se diminuisce o toglie la carne .
Che commento qualunquista, dai.
"scendi su questa terra", "sporcati le mani", "non ci sono più le mezze stagioni", "il clima sta cambiando", "il corona virus ci ucciderà tutti".
Ah, dimenticavo: "e i feti???"
Guarda caso poi certi discorsi di riduzionismo si fanno solo riguardo agli altri animali.
Infatti nessuno si sognerebbe mai dire: "dovreste ridurre un po' il razzismo", "dovreste picchiare meno gay, solo uno ogni tre giorni", "dovreste ammazzare meno donne".
E sono proprio questi ragionamenti che rafforzano lo specismo.
Guarda che i diritti dei neri, i diritti omosessuali e i diritti delle donne si sono avuti per gradi mica in un battibaleno e anzi ancora ci sta molto da fare, poi come tu sai per me l' aborto di feti umani non è un diritto ma un orrore, voglio sperare che non censuri.
"Il meglio è nemico del bene " ( Voltaire )
Erika, i piccoli passi in sé vanno bene, ma bisogna guardare la direzione in cui vengono fatti. Ovviamente per combattere lo specismo e altre forme di oppressione che sono radicate da millenni (tipo il maschilismo) ci vorranno secoli, ammesso che ci si riesca, ma proprio per questo e proprio perché radicati a livello simbolico e profondo, anche, bisogna cercare di combatterli alla radice. Il fatto che la liberazione da questa o quella forma di oppressione sia un processo graduale non implica il dover rafforzare determinati concetti. Se lo rafforzi, non li stai minimamente combattendo. Se usi i termini e concetti stessi dell'industria della carne, latte ecc. (tipo quello di "benessere animale", "riduzionismo" ecc.) non stai combattendo un bel niente, né a piccoli passi, né in modo efficace.
Queste cose non le sostengo io, ci sono statistiche numeri: il welfarismo negli USA ha portato all'aumento del consumo di carne.
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