Tutti pensano di essere brave persone, persino quelle che commettono i peggiori crimini si convincono di avere delle ottime ragioni o di non avere altre scelte.
In particolar modo è convinzione comune che non ci sia nulla di male nel mangiare animali, anche se questa pratica è causa di sofferenze indicibili e della negazione di infinite esistenze considerate solamente risorse rinnovabili. Già, infinite, fatte nascere e maciullate senza sosta in quell'immenso tritacarne che è l'industria della carne, del latte, delle uova, del pesce, del pellame, della sperimentazione animale e del divertimento con gli animali. Altrettanto infinite sono le giustificazioni che le persone si danno per non ritenersi responsabili di tutto ciò e per continuare a pensare a loro stesse come "brave persone" che mai torcerebbero un capello a chicchessia.
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