La maggior parte delle persone che mangia animali è convinta che le loro sofferenze non siano paragonabili alle nostre, che non soffrano la schiavitù e la prigionia come la soffriremmo noi, che non si rendano conto di quanto gli stia accadendo.
Eppure pochi direbbero che sia giusto far nascere un cane o un gatto per trasformarlo in polpetta, questo perché quasi tutti hanno avuto modo di conoscere questi animali, magari ci vivono insieme.
Maiali, mucche, vitelli, galline, polli, agnelli e pesci non sono diversi per capacità cognitive, relazionali e di esperienza del mondo. Non è giusto farli nascere e allevarli per trasformarli in prodotti, privarli di una vita libera e della possibilità di esprimere tutte le loro caratteristiche etologiche.
Possibile che sia così difficile da capire?
Diventare vegani non significa dover rinunciare a del cibo, significa semmai sostituire i prodotti della violenza sugli animali con alimenti che ci offre la natura.
Immagine di Sanora Matchett.
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