La disinformazione mediatica porta a credere che il veganismo non sia adatto ai bambini.
La capziosità nella narrazione che demonizza il veganismo funziona in questo modo: quando un bambino vegano finisce in ospedale, per qualsiasi motivo non inerente la sua alimentazione, sui titoli di giornale viene comunque menzionato come "il bambino vegano" (il titolo direziona l'interpretazione del lettore, specialmente nel lettore frettoloso e disattento e in particolare in quello che scorre le notizie fermandosi al solo titolo); se invece il bambino è onnivoro allora la precisazione non è necessaria. Non si menziona cioè il suo tipo di alimentazione. Avete forse mai letto "bambino onnivoro finisce in ospedale"?
Si mette in atto cioè un preciso processo di criminalizzazione di una categoria, esattamente come avviene per gli immigrati.
Altra cosa: se un bambino vegano si ammala poiché magari i genitori sono stati poco attenti a introdurre nella sua alimentazione tutte le vitamine necessarie o sono stati incapaci di seguire un giusto ed equilibrato piano alimentare, allora anche in questo caso si demonizza il veganismo; se invece un bambino onnivoro si ammala di diabete o altre patologie legate a un'assunzione squilibrata o in eccesso o carente dei nutrienti necessari, non si demonizza la dieta onnivora nella sua totalità, ma si incolpano i cibi industriali o qualche precisa sostanza particolarmente dannosa.
C'è da dire che nessuna di queste tecniche funziona con chi ha veramente a cuore il rispetto e la giustizia verso gli altri animali e si informa per conto proprio tramite fonti corrette.
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