In questo periodo sto eliminando dai miei contatti di FB tutti quelli che manifestano idee fasciste, razziste, maschiliste o comunque di tolleranza verso pensieri discriminanti e gerarchici. Lo facevo anche prima, in realtà, ma adesso sento il bisogno di annunciarlo e di invitarvi a fare altrettanto.
Credo che nel nostro paese - un paese che dovrebbe esser nato dai valori dall'antifascismo e della Resistenza - in realtà sia sopravvissuto un forte sentimento nostalgico verso gli anni bui del fascismo; un sentimento che evidentemente non si è mai spento del tutto, che è stato sempre alimentato, anche se non esplicitamente, ma che tuttavia veniva tenuto nascosto (o camuffato dietro una certa ambiguità di pensiero) poiché ci si vergognava di manifestarlo.
Invece negli ultimi mesi, grazie alla propaganda di politici come Salvini, le persone che non sono in grado di comprendere i veri meccanismi della crisi e che purtroppo ragionano in maniera semplicistica, si sentono autorizzate a esprimere l'odio verso gli immigrati e pensieri che prima era impensabile sentir pronunciare ad alta voce sono stati nuovamente sdoganati.
Dopo la sparatoria di Macerata, un gesto dichiaratamente politico e rivendicato come tale, gruppi come Forza Nuova e altri hanno espresso consenso verso questo tipo di azioni. In varie parti di Italia sono apparsi manifesti e scritte inneggianti azioni simili ed esaltanti la figura dell'attentatore.
Se non è fascismo questo, cos'altro vi serve per rendervi conto che stiamo ripetendo la storia?
Pensate che tutti inizialmente avessero preso sul serio le folli idee criminali di personaggi come Hitler e Mussolini?
I più sottovalutavano le cose più gravi che dicevano e scrivevano, ma allo stesso tempo si fidavano di loro perché si presentavano come coloro in grado di riportare l'ordine e di far risorgere un paese, dopo che avevano identificato e servito su un piatto al popolo un nemico cui addossare tutte le cause della crisi economica.
Un'operazione in realtà molto semplice, ma che trae in inganno le masse: si crea un nemico e ci si presenta come salvatore dallo stesso. Questo fa la propaganda, questo fanno i dittatori.
Tornando a noi, certamente non è che si ottiene chissà cosa facendo pulizia di contatti virtuali perché queste persone continuano comunque ad agire nella realtà, però credo che il gesto abbia una valenza comunque importante. Riporto e condivido le parole di Dario Martinelli a tal proposito: "Alla fine della fiera, il messaggio è che, forse-dico-forse, dovremmo alzare il livello dello scontro, e abbassare quello della tolleranza (sempre con metodi pacifici, ci mancherebbe - e la rimozione dai contatti è senz'altro una forma di protesta non-violenta).
È in corso una sommossa antimorale sempre più sostenuta, e, sempre-forse-dico-forse, dobbiamo renderci conto che siamo nostro malgrado diventati partigiani di una resistenza della civiltà e dell'evoluzione.
Ai tanti fallocefali che popolano i social come la vita non possiamo impedire di pensarla come la pensano, però possiamo "punirli" con il nostro disprezzo esplicito e fattuale. Gli possiamo dire chiaramente: "tu sei razzista, e io con te non ci parlo".
I fascisti, razzisti, omofobi, maschilisti dichiarati, si devono sentire socialmente stigmatizzati.
Altrimenti si cade nel paradosso di alcune democrazie, cioè che per troppo tollerare, arriviamo a sdoganare e accettare anche idee discriminati e violente.
No, non tutte le idee meritano di essere espresse e tollerate. Non quelle che esprimono misoginia, omofobia, razzismo o altre forme di discriminazione; non quelle che potrebbero portare al formarsi di società fortemente autoritarie.
1 commento:
anche io evito di parlare con persone simili perché il dialogo è impossibile. e anche perché mi provoca un profondo ribrezzo. Jonuzza
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