Deportazione, sterminio sistematico, esperimenti cruenti, annullamento dell'identità, violenza, separazione delle famiglie, uccisione immediata degli individui più deboli, malati, invalidi, con deformità evidenti e di chi si ribella, prolungamento della vita per gli individui invece più forti che vengono adoperati per mansioni specifiche, convivenza forzata in celle strettissime e sovraffollate, prigionia, schiavitù.
Tutto ciò è avvenuto durante il Nazismo.
Tutto ciò è ancora realtà per migliaia di animali non umani.
Non sto sovrapponendo i due fenomeni, comunque diversi nelle finalità, ma elencandone le analogie e la maniera identica di oppressione e controllo dei corpi.
Tutto ciò ci sconvolge quando le vittime appartengono alla nostra stessa specie, ma è considerato normale quando viene fatto ad altri individui.
Gli animali non sono numeri, non sono risorse rinnovabili, li vediamo così perché è il sistema di schiavitù in cui sono presi che ce li fa percepire così.
Lo sterminio degli animali è più di una dimenticanza collettiva, è il risultato di una cecità totale.
Lo sterminio degli animali è più di una dimenticanza collettiva, è il risultato di una cecità totale.
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