Ieri sera ho rivisto Il grande Lebowski e l'ho trovato un film praticamente perfetto (la prima volta non mi era piaciuto, probabilmente non l'avevo capito).
La stessa drammaturgia con personaggi diversi avrebbe dato vita a un film d'azione, mentre il punto di vista di Drugo, che non è semplicemente narrato, ma prende vita insieme a lui, gli conferisce quell'impronta esistenziale amara e disillusa, ma al tempo stesso leggera.
Rivedere i grandi film e rileggere i grandi romanzi è un'esperienza sempre esaltante, forse più esaltante del vederli o leggerli la prima volta.
Ci rendiamo conto di come eravamo e di come siamo oggi ed è come fare due viaggi, uno dentro all'opera, l'altro dentro noi stessi.
A volte mi stupisco di trovare delle frasi sottolineate e di non ricordarmi più, né di riuscire a capire, il motivo per cui le avessi sottolineate. I ricordi della trama non corrispondono del tutto, alcune scene mai esistite (solo nella mia immaginazione), i significati del tutto diversi.
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