Nonostante fosse un giorno lavorativo c'è stata una partecipazione di circa venti persone. Venti persone venute appositamente per testimoniare, con i loro corpi e con i cartelli, l'orrore sistematico che è in atto a poche centinaia di metri dal luogo del presidio.
Abbiamo visto passare due camion, entrambi a due piani, uno contenente pecore e l'altro mucche. Siamo riusciti a filmarne solo uno, quello delle mucche. Ci guardavano con quei loro grandi occhi dolci ed espressivi, segnati dalla paura. Ansimavano, il fiato corto, la bava alla bocca, in preda a panico e angoscia.
Mi sono vergognata. Ci siamo tutti vergognati perché sappiamo che non possiamo fare altro che documentare questo loro breve passaggio verso la morte. Una morte iniqua, ingiusta, non necessaria.
Mi sono posizionata con un cartello davanti al camion. Gli autisti hanno abbassato lo sguardo. Mi piace sperare che si siano vergognati anche loro.
Il primo passo di ogni lotta è quello di raccontare a tutti l'ingiustizia, mostrare ciò che subiscono le vittime, dimostrare che un'altra strada è possibile.
La nostra presenza in strada, costante, ogni mese, è questo che dice.
Qui per guardare il video.
4 commenti:
Brava Rita. Bravi tutti. Perché state documentando, raccontando orrore e genocidio. Brava per il tuo coraggio. Io credo che abbiano abbassato gliu occhi per vergogna, sia pure solo passeggera.
Ti abbraccio
Grazie Giovanni, un forte abbraccio anche a te.
Per affrontare una società malata ci serve forza. Te ne auguro tanta Rita!
Grazie! Forza e coraggio, e anche tanta umiltà perché siamo davvero poca cosa in confronto al potere che combattiamo.
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