sabato 13 agosto 2016

Quando la scienza diventa dogma: ossia, quello che non dovrebbe mai diventare


A proposito di antivivisezionismo: oltre al discorso etico dovremmo essere in grado di portarne avanti uno politico che evidenzi quanto sia sbagliata la difesa a oltranza di un metodo scientifico incapace di mettersi in discussione e che quindi finisce per diventare dogma (non molto diverso da quello religioso).
Dovremmo lottare altresì per abbattere quella deferenza che troppo spesso manifestiamo nei confronti di chi si fa portavoce - non già autorevole, ma addirittura autoritario - di un mondo scientifico chiuso all'esterno e impermeabile a qualsiasi critica o osservazione di tipo politico; mondo che diventa così una sorte di enclave autoreferenziale slegata dall'etica e sorda agli appelli di una comunità che si evolve e chiede cambiamenti. 
La scienza non può affrancarsi da tutto il resto: etica, cambiamenti culturali, progresso sociale e politico. 
Un'altra cosa che dovremmo combattere è l'uso strumentale e retorico dei bambini malati per far leva sulle emozioni del popolo, nonché la falsa opposizione "o il topo o il bambino": falsa perché non è uccidendo un topolino - in realtà ne vengono uccisi a migliaia solo per la ricerca fine a sé stessa (che non ha un obiettivo specifico), per esperimenti inutili e per le pubblicazioni - che si salverà un bambino e perché semplicemente le cose non stanno in questo tipo di rapporto. Gli altri animali non sono nostri nemici dalla cui uccisione dipenderà la nostra vita.

P.S.: sulle analogie tra un certo tipo di scienza dogmatica e la religione scrissi questa riflessione tre anni fa, in occasione dell'occupazione dello stabulario di farmacologia di Milano.

2 commenti:

Sara ha detto...

La Scienza deve studiare la sua storia.

Edo ha detto...

Perfetto. Ho letto una frase da qualche parte (dio mio son sempre così, ma un po' di memoria in più a Natale me la potrebbe portare?!?!)
che lo esprime molto bene.
La cercherò, tornerò e la scriverò!