giovedì 26 maggio 2016

Il veganismo non è uno stile di vita


Al ristorante:

- ma nemmeno un po' di formaggio sulla pasta?
- No!
- Ma dai, per una volta, che ti fa, uno sgarretto ogni tanto mica ti fa niente.
- guarda, forse non hai capito, io sono vegana per etica, il che significa che mi rifiuto proprio di mangiare animali e derivati. Ti faccio un esempio: sarebbe come se tu affermassi di essere contro la violenza sulle donne e poi però ogni tanto facessi uno sgarretto picchiando la tua ragazza.
- ah, vabbè, che c'entra, è che qui vengono tanti vegani a mangiare ma ogni tanto sgarrano. Pure l'altra sera, c'era una cuoca vegana, una che organizza corsi di cucina ecc. e ha detto, "dai, per stasera faccio uno sgarretto e mi prendo la pizza con la mozzarella".

Lo sostengo da sempre e non cambierò mai idea su questa cosa: con il veganismo salutista non si va da nessuna parte.
Ne sento tanti, troppi, ultimamente, definirsi vegani e poi scoprire che in realtà mangiano solo vegano qualche volta. 
Ora, penso dovrebbe essere chiaro a tutti, la questione non è l'essere "talebani" (come potrebbe sembrare), ma rendersi conto che lottare o anche solo essere contro lo sfruttamento degli animali non può limitarsi a una posizione che si accende e si spegne come un interruttore o che consente deroghe; esattamente come l'essere contro la violenza sulle donne non può contemplare l'idea di picchiare una donna ogni tanto.

Si tratta di scelte etiche. Non di stili di vita o di moda e costume.

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