Da oltre un anno scendiamo in strada ogni mese per mettere in luce ciò che costituisce una delle pratiche più oscure della nostra società: la violenza istituzionalizzata che si cela dietro la cosiddetta “industria della carne”.
Il 28 novembre scorso si è tenuto infatti il dodicesimo presidio nei pressi del mattatoio comunale di Roma, lungo la via ad alto scorrimento Palmiro Togliatti.
Dei mattatoi i media parlano solo saltuariamente, quando fa notizia la scoperta di particolari maltrattamenti – rivelati grazie a investigazioni sotto copertura – ai danni degli animali, come se già il dominio totale – dalla nascita programmata alla reclusione forzata fino all’uccisione – non fosse un maltrattamento di per sé. A tal proposito ci preme ricordare quanto detto di recente da Annamaria Manzoni durante la sua ultima conferenza cui abbiamo assistito durante il Vegan Days di Pontedera: si pensa che all’interno di determinate istituzioni di dominio totale ci siano delle “mele marce” di cui bisogna liberarsi affinché tutto venga condotto nel rispetto delle normative vigenti sul “benessere animale”, ma il punto è che non sono i singoli addetti a perpetrare eccezionalmente trattamenti di particolare sadismo, ma è l’intero contenitore – quindi il mattatoio o l’allevamento in sé – ad essere marcio. Una volta che si consente l’esistenza di luoghi in cui gli animali possono essere manipolati, reclusi e uccisi, non c’è più limite al dominio sui loro corpi e il confine tra ciò che è lecito – le normative vigenti – e ciò che non lo è – abusi ulteriori, calci, percosse, violenze di ogni tipo – viene a cadere.
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7 commenti:
ciao bella, purtroppo il mio dolore continua, erano così belli i tempi in cui qualche anno fa io , te , de spin e volpina ci scrivevamo e magari litigavamo anche, ero così felice senza nemmeno saperlo, purtroppo ora la vita è diventata cattiva con me, mi sono successe delle cose brutte e soffro tanto, spero che gli animali possano salvarmi come io ho salvato molti di loro non mangiandoli, prega anche tu per me, grazie ;(
sarete per sempre la mia famiglia
Erika,mi dispiace tanto saperti così, sì, è vero, erano bei tempi quelli, pure di Volpina non ho saputo più niente. Ti mando un forte abbraccio, ti penso.
grazie tesoro
Auguri!
Grazie tesoro!!!!
Ti sei ricordata, che carina!
si si certo sagittaria :)
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