(Immagine tratta dal film Videodrome di D. Cronenberg)
Molti di quelli che oggi si affannano tanto a difendere il mangiar carne, non si rendono davvero conto del perché lo fanno. Difendono la "normalità", l'abitudine, la tradizione, così, per partito preso. Tant'è che, per dire, non mangerebbero mai topi, cani, gatti o altre specie ritenute non commestibili dalla nostra cultura.
Per cui queste persone semplicemente si trovano a pensare e difendere certe cose perché indottrinate dal sistema in cui sono nate e rese prive di capacità critica.
Vista così, sembrerebbe una tragedia. Eppure, sono certa che queste persone, cioè quelle che difendono lo status quo poiché convinte che se si è sempre fatto così, sia giusto fare così, alla fine sono quelle che se l'antispecismo dovesse affermarsi e diventare pensiero maggioritario sarebbero le prime a urlare "assassini" a chi ancora mangia carne; sarebbero quelle che se un bel giorno, andando al supermercato, al posto del pollo o della bistecca trovassero solo seitan e soia, dopo un attimo iniziale di smarrimento, con gli occhi vacui, li metterebbero nel carrello senza minimamente opporsi.
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