Meno male che avendo iniziato a leggere anche gli ebook, avrei dovuto smettere di comprare i cartacei, almeno per un po'... negli ultimi giorni invece ne abbiamo presi cinque e ordinati altri due.
Vabbè, comunque tra questi c'è l'ultimo di romanzo di Houellebecq, (che no, non ho preso per i fatti di Parigi, è semplicemente un autore che seguo dagli esordi, uno di quelli di cui compro a scatola chiusa tutto quello che esce), che è una distopia in cui si immagina una Francia che vede nuove potenze politiche profilarsi all'orizzonte, tra cui quella dell'Islam. O almeno dovrebbe trattare di questo, ancora non l'ho letto.
Mi ha colpito, sulla quarta di copertina, questo brevissimo estratto: "È la sottomissione. L'idea sconvolgente e semplice, mai espressa con tanta forza prima di allora, che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta".
Sapete perché mi ha colpita? Perché lo stesso identico concetto, declinato in tremila variazioni, lo si ritrova intatto nel blog di Costanza Miriano, cattolica conservatrice, autrice del libro "Sposati e sii sottomessa".
In effetti per talune persone la sottomissione è proprio questo, un sollevarsi da ogni responsabilità decisionale per rimettersi totalmente a un'autorità, divina o di stato che sia. E queste persone si sentono felici così.
La libertà non è cosa per tutti, alcuni non la reggerebbero. Evidentemente.
Io penso ovviamente che debba essere per tutti. Ma questo pensiero che non tutti vogliono essere liberati, mi assilla costantemente. Come un rumore fastidioso. Che tento di rimuovere, ma che torna prepotente ogni qual volta noto la serena accettazione nei volti di coloro che hanno scelto di sottomettersi (che sia ad un qualsiasi potere costituito, alla famiglia, alla chiesa o ad altro non cambia). E mi sembra un incubo. Un pensiero da non dormirci la notte.
Ci sono poi gli animali non umani, schiavizzati dalla nostra specie fino all'inverosimile. Ecco, invece loro, posso affermarlo con assoluta certezza, saprebbero bene cosa farsene della libertà; passano ogni istante della loro vita agognando la libertà, una libertà di cui noi abbiamo le chiavi, ma di cui, molti di noi, non saprebbero che farsene.
Buffo eh, come dice il proverbio, chi ha il pane non hai denti, e chi ha i denti non ha il pane.
4 commenti:
Non è difficile da capire, a te piace non essere sottomessa, ad altre persone si, lascia liberi gli altri
Il problema Erika è quando questi altri cui piace essere sottomessi vorrebbero imporre la sottomissione a chi non piace.
Se ne parla anche in 50 sfumature di grigo :-)
ah, vabbè, ma lì è un po' diverso. :-D
Ecco, se ci si limitasse alla sottomissione in camera da letto sarebbe un passo avanti, almeno lì è un gioco consenziente. :-D
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