D'accordo, Grillo non è a favore della vivisezione, anzi, pare che abbia sempre fatto campagne per contrastarla e non intendeva certo fare sul serio quando ha detto "affidiamo Dudù alla vivisezione". Era una battuta per prendere di mira l'improvviso interesse animalista di Berlusconi (ovviamente tale solo per accaparrarsi qualche voto in più, del resto in Italia di canari e gattari ce ne son tanti, di antispecisti decisamente meno).
E però, dico io, che accidenti c'entra quel povero Dudù? Perché gli animali devono sempre essere usati come referenti per denigrare, sfottere o attaccare l'umano? Come si fa a non capire che, al di là dell'interesse o meno di Grillo a combattere la vivisezione, la sua rimane purtroppo una battuta del tutto fuori luogo che peraltro ci rimanda l'esatta misura di quanto, al di là delle battaglie che porta avanti, rimanga prigioniero di una visione ancora strettamente antropocentrica e specista. Intanto non è la prima volta che pronuncia espressioni in cui usa nomi comuni o propri di animali per denigrare gli umani (il politico di turno o altri), secondo poi la battuta avrebbe avuto un senso se effettivamente nella realtà non accadesse che ogni giorno miliardi di cani venissero usati per la vivisezione; poiché invece di fatto miliardi di cani vengono uccisi per questo scopo, la battuta non fa ridere manco per niente.
E mi dispiace che i sostenitori di Grillo cerchino di difenderlo a ogni costo.
Se uno sbaglia, sbaglia, c'è poco da fare e prenderne atto è meglio dell'adulazione a ogni costo.
7 commenti:
Siamo un paese in cui non si butta via niente e nell'enorme compostiera della politica c'è finito anche un comico in disarmo. Che pena!
In questo caso, pure un pessimo comico.
Puoi conoscere il cuore di un uomo
già dal modo in cui egli «parla» delle bestie.
(parafrasando) Emmanuel Kant
Eh già. Proprio vero Velvet.
Una battuta squallida, che non perde il suo squallore anche se dopo il discorso di Grillo prosegue criticando l'animalismo egoista e narcisistico di molta troppa gente che proietta sul 'suo' cane le proprie idiosincrasie e fantasie di 'cura'.
Se avesse detto , che so, facciamo stuprare la nuova compagna di Berlusconi? proseguendo dicendo, per esempio "mi danno fastidio tutti quegli uommini di mezza età che vanno con le ragazze giovani per sentirsi ancora importanti, ma in realtà non rispettano le donne" (?)
le logiche retoriche sono identiche: l'automatismo di una battuta che non fa ridere, è l'indice di quanto in realtà importi della reale situazione di altri animali (o delle donne umane) a chi ha fatto la battuta - o se abbia mai davvero riflettuto, mettendosi 'al posto di', sulla realtà delle loro condizioni subite ogni giorno
Io dico solo, povero Dudù.
Cosa avrà fatto di male 'sto cagnetto?
Non solo è il cane della Pascale e di Berlusconi...ci si mette anche Grillo a tirar fuori la vivisezione :-)
Comunque concordo con quanto scrivi.
Certe cose non si dovrebbero usare neanche per fare una battuta.
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