venerdì 18 aprile 2014

Sincronicità

Ieri mi è successo un fatto stranissimo, che mi ha molto turbata, ho iniziato a parlare con un ragazzo sull'autobus e senza sapere nulla di me e dei miei progetti di questo periodo mi ha detto esattamente le cose che avevo bisogno di sentirmi dire, cogliendo proprio il punto di ciò su cui stavo riflettendo. 
Considerando che non erano discorsi generici, ma su un argomento abbastanza specifico, la cosa è stato alquanto sorprendente.
Forse non esisteva veramente, l'ha materializzato direttamente la mia coscienza. 

Sto scherzando sulla materializzazione, però è vero che certe volte la realtà lavora per darci dei suggerimenti, o meglio, siamo noi che facciamo caso a coincidenze particolari perché comunque abbiamo già, da qualche parte dentro di noi, la risposta ai nostri dilemmi e cerchiamo delle conferme per sapere che stiamo andando nella direzione giusta. Niente misticismo insomma, solo banali percorsi di autoaffermazione e crescita. Ma questo perché io ho un atteggiamento laico, estremamente razionale, magari un'altra persona ci avrebbe visto chissà cosa in quell'incontro e si sarebbe lasciata andare a suggestioni di natura irrazionale o sovrannaturale. 
C'è sempre comunque una piccola parte di noi che vuole sfuggire all'ordine costituito della realtà ordinaria e immaginare che per un attimo il tessuto di cui è composta si sfilacci e lasci intravedere squarci di mondi diversi in cui vigono leggi diverse. Tutto ciò è esaltante, dà quel pizzico di fascino in più all'esistente (o all'inesistente). 

5 commenti:

Maura ha detto...

La persona sarà stata anche reale ma credo che fondamentalmente siamo noi che ci diamo forza da sole quando ne abbiamo bisogno, magari in un momento particolare in cui necessitiamo di ricevere forza.
Capita anche a me di fare "la prova del nove" con me stessa per capire se quello che sto perseguendo sia giusto o meno ma non c'è nulla di preordinato perchè nel momento che ti chiedi, ti rispondi da sola.
Questa tua ne è la rappresentazione, il cervello affina la ricerca e ti fa vedere ciò che hai necessità di vedere, da non confondere con "quello che vuoi vedere".
So che è un'esposizione un poco contorta ma sono convinta che al di là delle parole tu abbia capito ciò che volevo dirti, con te mi prendo di queste libertà perchè dove non arriva la parola arriva il cuore.
Un abbraccio Rita, con affetto ti lascio il mio augurio di giornate serene.
Maura.

Rita ha detto...

Certo carissima amica, ho capito perfettamente cosa intendevi dire e mi trovi perfettamente d'accordo con la tua interpretazione dei fatti. :-)

Un abbraccio forte e ricambio il tuo augurio di giornate serene.

Emmeggì ha detto...

Io invece credo che queste sincronicità o combinazioni siano preziose finestre per nuovi percorsi funambolici! ;-) Tu stesso lo dici e il mio consiglio per te è quello di aprirsi e ri-scoprirsi (hai presente quell'inizio di libro in cui il protagonista non trova più il gatto e di lì scopre dimensioni più sottili della sua esistenza?) Materia e spirito (o comunque si voglia chiamare questo stato di cose intricate che noi vediamo solo da un punto di vista) non litigano ma coabitano allegramente nello stesso vicolo...Latteo...!!
Un abbraccio

Emmeggì ha detto...

e buona Pasqua!

Rita ha detto...

Ciao Emmeggì :-)

In effetti ammetto di aver pensato a Murakami e a dimensioni dell'esistente cui solitamente non abbiamo accesso. Come dice sempre lui in un suo romanzo (non ricordo quale, forse La ragazza dello Sputnik), la realtà non è solo quella che si vede e non tutto quello che si vede è reale.

Auguri anche a te e famiglia. :-)