Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte, devi correre almeno il doppio!
(Alice nel paese delle meraviglie - Lewis Carroll)
Ci rifletto da un paio di giorni.
Da onironauta quale sono (dicasi onironauta chi è in grado di fare sogni lucidi, cercando su Wikipedia alla voce onironautica si può approfondire abbastanza l'argomento. Seguite tutti i link e vi assicuro che entrerete in un trip entusiasmante... non nel senso di vero trip eh eh, ma sfido che non desideriate anche voi vivere o migliorare l'esperienza del sogno lucido acquisendo sempre maggiore controllo e provando le varie tecniche suggerite, facendo i test di realtà ecc.), comunque, dicevo, mi accorgo che durante le escursioni oniriche i concetti di spazio e tempo così come li conosciamo sono completamente assenti, il tempo è accelerato o dilatato, scorre all'indietro o troppo velocemente in avanti, si può volare attraversano oceani e continenti in pochi secondi di fatto coprendo spazi enormi con un battito d'ali, pardon, di braccia.
Direte voi: grazie al cavolo, stai sognando. Ma invece la questione non è così banale. Ci diciamo sempre che non siamo in grado di comprendere l'origine dell'universo e concetti quali infinito o eterno perché la nostra mente è strutturata secondo determinate categorie mentali, che poi sono quelle che ci fanno percepire l'idea di tempo e spazio così come lì conosciamo. Eppure la realtà onirica sembra contraddire ciò. Quando sogniamo siamo in grado di percepire anche altre dimensioni in cui vigono leggi diverse.
Come mai? Solo frutto dell'immaginazione? E perché allora tutti gli onironauti sperimentano questo fatto?
Evidentemente dentro la nostra mente esistono altri schemi cognitivi relativi al tempo e allo spazio. Ed è proprio questo punto qua che trovo particolarmente interessante.
Chissà se qualche esperto potrà darmi una risposta...
13 commenti:
Secondo me ti sei già risposta da sola ;-)
Speriamo che non sia come diceva Quelo, ossia che la risposta è dentro di noi, ma è sbagliata. :-D
Scherzi a parte, sì, ovviamente il mio scetticismo mi impedisce di darmi risposte certe, ma in qualche modo sono abbastanza certa del fatto che i nostri comuni cinque sensi siano in grado di esplorare solo una parte della realtà e che esistano dimensioni e luoghi, anche solo della mente, cui si accede solo in determinati stati della coscienza. Bisogna capire se sono luoghi reali o solo appunto della mente, ma in fondo, conta poi così tanto stabilirlo se l'esperienza nell'accedervi è comunque gratificante e apre porte capaci di condurci a una sempre maggiore consapevolezza del sé? Penso che noi a volte ci facciamo troppe domande e che sarebbe più sano limitarci semplicemente a sentire, a esplorare, vivere.
Che post auggestivo Rita! L'ho letto con grande interesse e sono andato a leggere la pagina che hai linkato. Devo dire che l'argomento mi suscita qualche brivido - non so perché.
Peròm penso anche io che ci siano altri possibili modi di percepire altre dimensioni - o altre caratteristiche di questa. Mi viene in mente Fritjof Capra, così avvincentemente anti-cartesiano :)
Ma non voglio fare il pedante: voglio solo dire che grazie ad alcune persone, ho scoperto dei modi diversi di entrare in comunicazone con gli altri animali, che forse sono una ulteriore possibilità
Per quel che riguarda il sogno lucido, poi, posso raccontare che da un po' di tempo a questa parte riesco a sognare meglio, a evitare incubi tremendi che prima subivo e che ora rifiuto, stoppo e modifico 'in corsa', e che certi personaggi o situazioni ricorrenti hanno smesso di essere spaventosi, e si sono notevolmente ridimensionati, cambiando anche colore! è una sensazione troppo rinfrancante )
Ciao,
commento solo un passaggio specifico, probabilmente mi dilungherò anche più del dovuto e qualcuno si annoierà, me ne scuso. Quando scrivi "l'idea di tempo e spazio così come li conosciamo", già l'accezione "comune" dello spazio e del tempo è in reltà fallace, perché tali sono i nostri sensi: Isaac Newton nello Scholium del suo Philosophiae Naturalis Principia Mathematica (1687) scriveva (uso la traduzione inglese, l'originale è in latino):
"Absolute, true and mathematical time, of itself, and from its own nature flows equably without regard to anything external,..."
Questo è ciò che il nostro "senso comune" ci suggerisce, ma è stato poi dimostrato (a partire dal 1905, il cosiddetto annus mirabilis in cui A.Einstein pubblicò quattro importantissimi articoli) che ciò non è aderente alla realtà. Questa sconvolgente teoria trovò una resistenza grandissima in tutto l'ambiente accademico (e non solo), ma non è che fosse spuntata dal nulla o per mezzo di un trucco di magia, bensì si basava su una semplice constatazione (che era ben nota a tutti i fisici dell'epoca): le leggi dell'elettromagnetismo di Maxwell (1861) davano una ben precisa (e fissata, cioè indipendente dal moto relativo dei sistemi di riferimento rispetto a cui veniva misurata) velocità per il fenomeno che noi chiamiamo luce (radiazione luminosa), e in questo modo contraddicevano le leggi di Newton, in particolare le "traformazioni galileiane" che ne stanno alla base. Siccome le leggi dell'elettromagnetismo erano più giovani di 200 anni, la cosa più saggia da pensare è che l'inghippo stesse proprio lì e non nelle leggi di Newton che erano sopravvissute a più di due secoli di scrutini. Vennero allora formulate teorie più o meno variegate per conciliare tutto ciò (es: etere) che poi si rivelarono infondate (esperimento di Michelson-Morley e seguenti), e che vennero abbandonate perché inconsistenti, e si capì che Einstein aveva avuto la giusta intuizione: se la velocità della luce è la stessa per tutti i sistemi (spaziali) di riferimento, allora non si può che dedurne (non a parole, in formule!) che neanche il tempo è assoluto, ma bensì è dipendente dal riferimento (spaziale) considerato, e non eva più senso parlare di riferimento spaziale come separato e indipenente dalla coordinata temporale; ciò si portava dietro tutta una serie di conseguenze sconvolgenti per l'epoca, quali ad esempio la dilatazione del tempo e la contrazione delle distanze, l'equivalenza massa-energia, la natura non assoluta del concetto di simultaneità etc. E se ciò non fosse abbastanza, le trasformazioni di Lorenz, che prendono il posto delle traformazioni galileiane, non precludono, come conseguenza dei soli postulati della meccanica, che ci si possa spostare in un punto dello spazio-tempo che si trova nel passato (secondo il senso comune, perché se la trasformazioni di Lorenz sono simmetriche rispetto alla coordinata temporale non ha senso parlare di un prima e di un dopo)! A mettere una pezza a tutto ciò ci pensa (ad esempio) il secondo principio della termodinamica: l'entropia di un sistema isolato non decresce mai: di consguenza esso dà un senso a ciò che noi chiamiamo passato e futuro, e quindi definisce cosa è causa e cosa è effetto, concetti che dal solo punto di vista della descrizione meccanica non hanno senso!
Inserisco una citazione di Einstein stesso che si riallaccia al tema del post:
"Imagination is more important than knowledge. Knowledge is limited. Imagination encircles the world."
Einstein era un tipo parecchio simpatico a cui piaceva molto non prendersi troppo sul serio: si stupiva sempre di come la gente lo fermasse per strada per domandargli di quella strana teoria, in effetti era proprio contrario ad ogni forma di idolatria. Arrivò addirittura ad adottare la tattica di dire, a chi lo fermava, di non essere Einstein ma solo un signore che gli assomigliava :)
ah ti fai i viaggetti lucidi? :-) Io ci provai tempo fa, in modo molto empirico, senza sperimentare le varie tecniche, ricordo che un paio di volte riuscii quasi a "staccarmi" dal corpo e a "galleggiare" sopra il letto, ma poi mi sono fatto prendere dal panico e mi sono svegliato, e dopo queste esperienze la paura che avevo provato mi impedì di andare oltre :-(
@ Giovanni
Molto interessante quello che hai detto e cioè che anche avvicinarsi ad altri mondi come quelli degli animali non umani, specialmente di quelli che solitamente riteniamo così tanto diversi da noi come gli insetti ad esempio o i rettili o gli uccelli (tutti animali che sperimentano la realtà in maniera diversa, ma non per questo minoritaria o carente rispetto a noi, solo chi ha una posizione antropocentrica può pensare questo infatti!), può essere una maniera per avere accesso ad altre dimensioni, sia reali che, soprattutto, mentali e spirituali.
Comunque se sei in grado di modificare i tuoi sogni per combattere situazioni spiacevoli significa che, pur non essendone pienamente cosciente, anche tu fai sogni lucidi. :-)
@ Emanuele
Grazie per aver chiarito meglio il passaggio sulla fallacia dei nostri sensi per comprendere pienamente la realtà, molto interessante quello che dici. Fatico a comprendere alcuni concetti perché non ho una preparazione adeguata in materia (ho studiato poco e male la fisica), ma concordo pienamente sul fatto che l'immaginazione apre scenari inediti sulla conoscenza o su quello che crediamo di conoscere. :-)
@ Riccardo
Quello che hai sperimentato tu sembra più riferirsi ai cosiddetti viaggi astrali che non ai sogni lucidi veri e propri. A me questo non è mai capitato, ossia la sensazione di staccarmi dal corpo e galleggiare sopra di esso, come se appunto la coscienza avesse una sua indipendenza rispetto al corpo. Però dicono che la capacità di fare sogni lucidi possa facilitare anche questo tipo di esperienza. Sembra anche che non ci sia nulla da temere in quanto poi si riesce sempre a "tornare" dentro al corpo. Persone che hanno sperimentato questa condizione asseriscono che avvenga più facilmente nei periodi di forte stress emotivo o fisico. Ad ogni modo sono tutte esperienze che ci danno in qualche modo la consapevolezza di avere capacità mentali che solitamente non sfruttiamo. Trovo tutto ciò molto affascinante. :-)
Ah ho capito. Io lo interpretai come sogno lucido in quanto in effetti stavo dormendo ma la situazione vissuta era praticamente reale, ed io ero pienamente cosciente, solo con il risveglio mi sono reso conto che in effetti stavo dormendo e quindi che avevo vissuto un'allucinazione, cioè stavo sognando, perlomeno questa è stata la mia conclusione (razionalizzata) dopo il risveglio. Comunque sì, è tutto molto affascinante.
Un post molto interessante che ho letto volentieri. la risposta,però,temo che non ci sia.
Questo non me l'aspettavo. Darò un'occhiata al link, non sapevo nemmeno esistesse un termine tecnico.
Schivo i viaggia astrali perchè suonano proprio male alle mie orecchie, ma finchè si tratta di rendersi conto di stare sognando, e agire lucidamente di conseguenza, non posso che apporre anche la mia firma.
Non succede spesso come vorrei ma mi capita, ricordo ancora la prima volta e come è avvenuto: stavano chiedendo i compiti estivi e non li avevo, in quel momento però qualcosa è scattato in me, mi son reso conto di aver già finito la scuola, e quindi di stare sognando, da quel momento ho agito in piena coscienza di me, gestendo -quella- realtà in cui mi trovavo.
Allo stesso modo come mi capitava fin da piccolo di rendermi conto di stare avendo un incubo, e costringere gli occhi ad aprirsi e svegliarmi.
Eh sì, sui viaggi astrali sono un po' scettica anche io, anche se persone della cui capacità critica mi fido ciecamente mi hanno raccontato esperienze del genere.
Quella dei sogni lucidi penso invece che sia un'esperienza abbastanza comune, ma che non la si sappia riconoscere più di tanto o non gli si dia importanza.
Invece se uno approfondisce e si interessa poi diventa anche più facile gestirla e saperla individuare nel momento in cui accade.
Ti invito a leggere tutto il wiki, seguendo man mano i vari link, è fatto abbastanza bene e spiega anche come migliorare e accrescere il sogno lucido (una cosa come Inception quasi, ossia costruendosi la scenografia ecc.), imparando a gestirlo e a farlo durare più tempo; purtroppo è difficile controllarlo a volte e soprattutto quando si tentano azioni particolare come volare non si riesce a mantenere il controllo più di tanto; però qui spiegano come imparare con varie tecniche (che non ho verificato se funzionano): http://it.wikipedia.org/wiki/Onironautica
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