(immagine presa da Wikipedia)
Da un paio di settimane sono passata a leggere gli ebook. Come supporto ho scelto il Kobo e finora ne sono molto soddisfatta. Ho pensato quindi di scrivere un post per condividere le mie impressioni.
Le ragioni che mi hanno spinta a compiere questo passo - anche se non significa che abbandonerò la lettura dei libri cartacei, ma solo che a questi affiancherò anche gli ebook - sono diverse.
La prima, per quanto mi riguarda, è la possibilità di poter ingrandire i caratteri quanto mi pare e piace. Non avendo più una vista perfetta, pur con tutti gli occhiali, negli ultimi tempi mi ero accorta che stavo rinunciando a leggere alcuni testi perché stampati con caratteri troppo piccoli. Io poi ho sempre amato leggere la sera prima di andare a dormire e a fine giornata è facile che la vista sia più stanca.
Il Kobo permette di regolare l'illuminazione, e anche di eliminarla del tutto. Questo facilita la lettura e dà meno fastidio alla vista.
Un altro motivo è stato quello del costo dei normali libri di carta. Le edizioni Einaudi, tanto per fare un esempio - che poi, non so perché, ma tutti i miei autori preferiti vengono pubblicati da Einaudi - si aggirano sui venti euro a testo, a volte anche 25. Meno i tascabili, ma non sempre si ha la pazienza o la voglia di aspettare. Alcuni Mondadori costano anche 32-35 euro. Non so voi, ma io che divoro un romanzo dietro l'altro, non potevo più permettermi di spendere queste cifre e così ero costretta a fare delle rinunce. Gli ebook invece costano molto meno. E spesso ci sono offerte in alcuni giorni speciali in cui vengono venduti a meno di un euro o addirittura regalati.
Altro motivo, il risparmio di carta, e così la salvaguardia delle foreste. Non mi dite che a fronte c'è quello del consumo di corrente perché la batteria del Kobo (non so degli altri, ma immagino siano simili) dura circa due mesi. Forse, leggendo tanto, qualcosina in meno, ma sicuramente più di un mese.
Il supporto di ebook permette inoltre di tenere insieme e portarsi dietro, con pochissimo peso, tantissimi libri. Comodissimo in viaggio, ma anche sui comuni mezzi pubblici presi per spostarsi in città. Io prima difficilmente mi portavo dietro i libri (a meno che non dovessi affrontare viaggi di almeno un'ora) perché comunque pesano, mentre ora giro con il Kobo nella borsa e ad ogni occasione lo tiro fuori e lo apro. Non serve nemmeno di spegnerlo o accenderlo ogni volta, ha un sistema comodissimo e veloce: basta chiudere la custodia.
Ci sono poi delle agevolazioni come il dizionario incorporato, anche in lingua straniera (ho letto un romanzo in inglese e mi è stato molto utile, con un clic si accede alla traduzione), il collegamento a Wikipedia, la possibilità di annotare appunti, e altre cose che devo ancora scoprire.
Un altro motivo ancora, per me non indifferente, è stato quello dello spazio. Il mio compagno ha ereditato nel corso degli anni i libri dei suoi genitori, entrambi lettori appassionati, poi quelli di uno zio e di altri parenti. A tutto ciò si erano aggiunti i suoi e i miei. Praticamente casa nostra era sommersa di libri. Nelle librerie non c'era più posto. Bello da immaginarsi, anche a vedersi, un po' meno da vivere perché comunque poi i libri se non sono tenuti bene si rovinano, si impolverano e l'intera casa finisce per diventare un enorme mucchio di carta impolverata. Un casino poi per trovarli. Mantenere un certo ordine era impossibile. A tutto ciò aggiungiamo il fatto che con noi convivono nove gatti e un cane e che molti libri finivano preda delle loro fauci e unghiette. Facile che compravamo un libro e dopo due giorni non riuscivamo più a trovarlo. Per poi scovarlo semi-distrutto sotto a un divano tempo dopo. Di alcuni avevamo tre o quattro copie, di altri edizioni differenti. La scorsa estate abbiamo dato via dodici scatoloni di libri, dopo una cernita accurata, per dare una sistemata. Ma continuare a comprarne, oltre che problematico, sarebbe stato assurdo. Gli ebook hanno risolto questo problema.
E ora veniamo alle impressioni più personali.
Com'è leggere un ebook, un'esperienza migliore o peggiore rispetto al cartaceo? Io direi, semplicemente, diversa.
Ammetto che la prima sera mi ha fatto un po' impressione tenere in mano quello schermetto e soprattutto non poter girare materialmente le pagine. Mi sembrava di vivere un'esperienza in qualche modo inconsistente, effimera, ma dopo pochi minuti sono stata catturata dalla storia e questa sensazione è svanita. L'assenza di materia cartacea non impedisce infatti di assaporare il piacere della lettura o la possibilità di estraniarsi dalla realtà presente per immergersi in altri mondi.
Diciamo che il libro cartaceo favorisce un immediato trasporto nel mondo di finzione cui stiamo per accedere, dato anche dalle immagini della copertina, che sono come il primo ingresso nella realtà narrativa. L'odore della carta, la consistenza delle pagine, l'atto materiale dello sfogliarle, favorisce il passaggio da uno stato di realtà a quello di finzione. L'ebook inizialmente appare sprovvisto di tutto ciò: è più spoglio, più immateriale, è in bianco e nero e lo schermo è sempre lo stesso identico per tutti i romanzi. Ma dopo un po' che si legge, ecco che la storia particolare in cui siamo immersi fa acquisire anche al supporto i caratteri della sua unicità. Non so bene come spiegare questa cosa, ma è come quando ci squilla al telefono una persona che amiamo o riceviamo un suo sms; anche se lo schermo del telefono è sempre lo stesso, ne percepiamo una luminosità differente, o un suono diverso, perché la nostra capacità di immaginare e di dare un volto e sensazioni a un nome o a un numero, ci fa percepire le cose diversamente.
Così è con gli ebook. Lo schermetto è sempre quello, ma ogni romanzo, in virtù delle particolari sensazioni che riesce a scatenare, gli conferisce una sua unicità.
Mi pare inoltre che si legga più in fretta. Forse perché i caratteri ingranditi sforzano meno la vista, o perché è più facile portarsi dietro il supporto e quindi leggere in molte più occasioni. Fatto sta che ho ricominciato a leggere alla grande, mentre ultimamente, causa stanchezza degli occhi, a volte la sera ci rinunciavo.
In definitiva, per me l'esperienza è finora positiva. Né migliore, né peggiore, solo diversa, con in più gli svariati vantaggi che ho accennato.
P.S.: per acquistare gli ebook, avendo il Kobo, posso parlare solo di questo. Mi sono fatta un account sul loro sito e poi ho preso delle carte prepagate (simili a quelle telefoniche). Ce ne sono di vari prezzi, a partire da dieci euro. Si inserisce il loro codice e si ha così un tot da spendere. Quindi si scelgono i libri dal catalogo - divisi in genere o per autore in ordine alfabetico - si mettono nel carrello e si fa l'acquisto con un clic. A seguire si fa la sincronizzazione sul proprio supporto, accendendo il tasto apposito. Dura pochi secondi. L'ebook è pronto da leggere a sincronizzazione terminata.
Finora ho acquistato sette romanzi, spendendo meno di 50 euro. Ho controllato il relativo prezzo in cartaceo e poiché quasi tutti sono Einaudi, per quella cifra avrei potuto prenderne al massimo due.
P.P.S.: auguri di buon anno a tutti e che sia un anno pieno di buone letture e di cambiamenti positivi.