È il loro unico e ultimo viaggio, di sola andata, verso il mattatoio.
Ansimano dal caldo opprimente e si lamentano per la costrizione che devono subire.
E quello che li attende, non sarà certo migliore.
Davvero non ci vergognamo di fare questo ad altre creature?
Arrigoni diceva "restiamo umani". Ma no, torniamo animali invece, immedesimiamoci in questi corpi che come noi sono destinati a morire e uniamoci piuttosto in un sentimento di fratellanza anziché illuderci che togliergli la vita possa prolungare la nostra.
Non è uccidendo l'altro che salveremo noi stessi. Al contrario, ci condanniamo alla dannazione eterna; non quella veterotestamentaria della punizione, ma quella del delitto commesso che è insieme anche il peggior castigo che potremo mai darci.
2 commenti:
Nelle giornate torride penso sempre a tutti gli animali in viaggio sulle strade, verso la morte, nel caldo opprimente, mentre intorno a loro la gente viaggia verso le vacanze. E' un pensiero che mi fa sempre davvero male.
In realtà ci penso anche quando imperversa il gelo dell'inverno, o il clima mite della primavera.
L'orrore è sempre lo stesso. Il clima avverso lo rende solo un po' più terribile, tutto qui...
Da casa mia poi in lontananza vedo l'autostrada, e quello dei trasporti degli animali è anche per questo un pensiero piuttosto costante (di cui scriverò prossimamente).
io e Clint/Clinta ti mandiamo un salutone elvetico
(ti leggo sempre anche se ultimamente non ho più commentato perché l'afa milanese incrementava la mia cronica pigrizia)
Mi fa troppo male solo il pensiero. Mi ricorda perché ho scelto di non partecipare a queste crudeltá, il motivo, quello che cosí spesso ci viene ricordato, ogni volta che siamo ricordati della sofferenza di cosí tanti esseri viventi.
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