mercoledì 24 aprile 2013

Riflessioni e due parole di incoraggiamento rivolte agli attivisti

Stavo riflettendo su una cosa: è vero che alle nostre spalle abbiamo secoli di cultura specista in cui ritenere gli animali inferiori a noi, sfruttarli e ucciderli è sempre stato considerato "normale", ma è anche vero che non c'è mai stato un movimento per la liberazione animale fino a circa 40 anni fa (più o meno) in grado di contestare tutto ciò.
E ancora fino a pochi anni fa rappresentavamo una minoranza davvero irrilevante, nessuno sembrava davvero disposto a prenderci sul serio, pure se intanto sulle piazze eravamo sempre di più e anche a livello accademico il dibattito cominciava a farsi sempre più coinvolgente.
Forse è vero che la storia procede a balzi e che arriva sempre il momento del superamento di una certa soglia oltre la quale non si può che andare avanti.
Ormai si può dire che abbiamo ampliamente superato la soglia del "ridicolo" e che siamo entrati in una fase nuova. Quello che è successo in questi giorni ha dell'incredibile, eppure in un certo senso è come se l'avessi sempre aspettato e saputo.
Credo che la macchina dell'opposizione contro di noi, della vera opposizione intendo, si stia per mettere in moto e questo può voler dire solo una cosa: che finalmente stiamo mettendo in crisi alcuni aspetti del sistema.
Nessuno si prende la briga di pubblicare articoli e di porsi così sulla difensiva a meno che non si senta realmente minacciato.
L'occupazione dello stabulario di Milano ha sconvolto i "professionisti" e sostenitori della sperimentazione animale perché per la prima volta hanno capito che stiamo facendo sul serio, che non abbiamo nulla da perdere, che lottiamo per qualcosa in cui crediamo veramente e di talmente grande da trascendere ogni nostra singola aspirazione e capace di elevarsi a una nuova consapevolezza collettiva.
Loro continuano a parlare di "utilità", ma noi stiamo parlando al mondo intero con un altro linguaggio, con un linguaggio universale che è quello del sogno della libertà cui tutti gli esseri senzienti anelano e quello della fine del dominio e della sopraffazione dei più forti sui più deboli.
Parliamo un linguaggio ancestrale, un linguaggio capace di attraversare le epoche e i diversi continenti.
E oggi, grazie alle nuove tecnologie, ai nuovi media, abbiamo la possibilità di farci intendere, di comunicare e di informare in maniera davvero capillare e globale.
Per questo dico che non dobbiamo scoraggiarci, ma solo renderci conto che per la prima volta nella storia abbiamo tra le mani una possibilità unica.
Non lasciamola sfumare.

13 commenti:

Erika ha detto...

Scusa eh, ma una persona in coma anche è un essere senziente o no? E un feto? C'è libertà d' espressione qui o no?

Erika ha detto...

Mai sentito parlare di "sofferenza fetale"?

Erika ha detto...

Una persona in coma non può sentire il dolore però è comunque un essere vivente da proteggere, quindi l' espressione "esseri senzienti" a me fa orrore, non sono solo i senzienti da proteggere, questa non è discriminazione?

Emanuele G ha detto...

Non capisco se si tratti di un tentativo di trollaggio o di una sincera richiesta di essere più attenti ai termini usati (in quest'ultimo caso un tono meno perentorio sarebbe stato più appropriato).

In ogni caso,
1)Una "persona umana" in coma è già tutelata e considerata dalla legge e non mi sembra che nessuno l'abbia messo in dubbio, l'abbia contestato o abbia proposto che ciò venga cambiato!
2)E' chiaramente sottinteso che "esseri senzienti" si riferisce agli "organismi viventi facenti parte del regno animale -che NON siano homo sapiens- in grado di provare ed elaborare sensazioni quali dolore, piacere etc". Per non appesantire la scrittura in maniera veramente eccessiva, è convenzione riferirsi ad essi con la formula "esseri senzienti" (giacché "esseri viventi" presta il fianco alle polemiche degli sfruttatori che puntano il dito facendo notare che anche il melograno è un essere vivente).

Il punto focale della questione, ritornando in tema, è che chi non è protetto dalla legge sono gli esseri animali senzienti non umani (non so più come chiamarli, forse ci vuole un simbolo unico come "pi greco" invece di doversi arrampicare fino in cima all'Everest per dar loro una denominazione che non urti nessuno!).
Che a ben vedere, a loro non interessa certamente come NOI li chiamiamo, basterebbe che li lasciassimo in pace.

Rita ha detto...

@ Erika

Uso il termine "senzienti", come appunto ti ha fatto gentilmente notare Emanuele, per riferirmi agli esseri viventi appartenenti al regno animale, in quanto "viventi" sono anche le piante, per dire.

Sui feti abbiamo già discusso tante volte, io non ho altro da dire, se vorranno risponderti e aprire una discussione altri miei lettori, liberi di farlo comunque.

Ma poi perché domandi se c'è libertà d'espressione qui? Ti risulta forse che ti abbia cancellato qualche commento qualche volta? Mai.
Solo una volta ti dissi che mi ero stancata di rispondere sempre alle tue domande sull'aborto in quanto non mi interessava parlare di questo, ma solo dello sfruttamento degli animali non umani. E non perché l'argomento aborto non meriti attenzione, ma perché non interessa a me parlarne. Se vuoi scriverne fa pure comunque. Non cancellerò i tuoi commenti, non l'ho mai fatto, a patto che siano educati e che non si ripetano fino allo sfinimento.

Saluti.

Rita ha detto...

@ Emanuele G

Grazie mille per il tuo intervento. Hai risposto esattamente come avrei risposto io. ;-)

I commenti di Erika non sono tentativi di trollaggio, è che a lei sta molto a cuore il tema dell'aborto e ritiene che debba essere inserito nel più ampio argomento dello sfruttamento e maltrattamento degli animali in quanto pure i feti sono animali (specie homo sapiens).
Le ho ripetuto fino allo sfinimento che a me non interessa parlare di questo, ma poi si lamenta del fatto che le vieterei di esprimersi, quindi lascio che si esprima, com'è giusto che sia e se c'è qualcuno che vorrà discuterne potrà farlo. Io dell'aborto non voglio parlare. Ho già dato, in altri commenti e post. ;-)

Emanuele G ha detto...

Ciao Biancaneve,
figurati per così poco!
Volevo in realtà scrivere un commentino veloce inerente al post ma poi mi sono fatto prendere la mano!
Mi è piaciuto molto il passaggio in cui scrivi "Loro continuano a parlare di "utilità", ma noi stiamo parlando al mondo intero con un altro linguaggio, con un linguaggio universale che è quello del sogno della libertà cui tutti gli esseri senzienti anelano e quello della fine del dominio e della sopraffazione dei più forti sui più deboli.
Parliamo un linguaggio ancestrale, un linguaggio capace di attraversare le epoche e i diversi continenti."

Rita ha detto...

:-) Grazie.

E' proprio questo il punto. Ai pro-SA credo che sfugga proprio l'essenza e la portata culturale della nostra battaglia. E il loro insistere sulla presunta utilità non fa che confermarlo.

Il fine NON giustifica i mezzi, ma sono i mezzi che conducono al fine, eventualmente.
E che fine e progresso potrà mai ottenersi quando i mezzi impiegati sono quelli della violenza istituzionalizzata su altri esseri senzienti? Il fine del dominio e dell'oppressione o del solo progresso per alcuni, ma da cui restano fuori tanti altri.

Emanuele G ha detto...

Stasera al tg1 sembrava avessero letto quella frase e l'avessero messa in scena: c'era la Signora Dottoressa del CNR che diceva che è una cosa di una gravità massima, che il danno economico è grandissimo, che sono stati sottratti soldi donati dai cittadini, poi un'attivista ha detto che loro (gli attivisti) si pongono su un altro piano, dell'empatia con il vivente, e che l'unica cosa che vogliono ottenere è una vita libera per gli animali che popolano con noi il pianeta.

PS la signora dottoressa non ha mancato occasione per un falso scientifico: "purtroppo i metodi sostitutivi non esistono. Siamo così obbligati a sperimentare sugli animali"

Rita ha detto...

I metodi sostitutivi esisterebbero, ce ne sono parecchi, mi dice chi si occupa di antivivisezionismo scientifico, e parlo di ricercatori, medici, biologi, persone con una preparazione scientifica insomma, metodi che però sono in attesa di validazione. Di questo dovrebbe occuparsi un ente che si chiama EVCAM, solo che ha tempi lunghissimi, anche perché i fondi vengono sempre dirottati sulla ricerca con animali. Inoltre mi dicono che per validare tali metodi esistono due sistemi, di cui uno di comparazione con i dati ottenuti sugli animali, ma per forza di cose questi dati non tornano, visto che i test sugli animali sono meno precisi e non sono predittivi (per questo in fase finale si sperimenta sempre sull'uomo). Un mio amico mi ha consigliato questo testo:
http://www.amazon.com/Animal-Models-Light-Evolution-Shanks/dp/1599425025 (c'è solo in inglese però).
E invece una mia amica ha trovato molto interessante questo, che non parla nemmeno di SA, ma proprio di quanto sia sbagliato e anche fraudolento l'attuale sistema di scienza medica: http://www.librimondadori.it/libri/effetti-collaterali

Inoltre ti copio-incollo questa intervista a un'ex ricercatrice.

Rita ha detto...

La trovi qui:

http://www.antispecistilibertari.blogspot.it/2013/04/24-aprile-giornata-mondiale-per-gli.html

Emanuele G ha detto...

Grazie :)

Rita ha detto...

Di nulla. :-)