Kiki è una streghetta di 13 anni in procinto di lasciare
la propria famiglia per adempiere ai doveri che impone la tradizione:
recarsi in una città sconosciuta per compiere un anno di apprendistato, conquistando
così la propria indipendenza. In volo sulla scopa donatale dalla madre,
accompagnata dal fedele gatto nero parlante Jiji
(quasi una parte di sé, amico inseparabile e voce della coscienza), con
un fagotto contenente pochi panni, denaro sufficiente giusto per i primi
giorni e la radiolina del padre – oggetto dal profondo valore affettivo
– Kiki si alza in volo e saluta i suoi cari.
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9 commenti:
Kiki è aorabile...Se riusciamo sarà il primo film al cinema del boccia, anche perchè è molto intrigato da streghe, gatti e cose che volano (che poi son a volte la stessa cosa).
:-)
Perché lo chiamate "il boccia" :-D (è cicciottello?).
Comunque concordo, è assolutamente adorabile. Il gattino Jiji poi è tenerissimo.
A regazzi, se vede che te co'r nord c'hai ben poco acche'ffa, dico io...
:-D
E che significa allora? :-D
Bambino! Ensci al se diis quand te vet vers'i muntànn, sui Alp. A Milàn invees se chamen Fioeui.
Ah, ma pensa. Non lo sapevo proprio.
Grazie per la lezioncina dialettale. :-)
P.S.: comunque è vero che nel film il gatto e la scopa sono un po' parti della stessa Kiki.
Strega = Strix = Allocco, civetta. Per quello che, a un certo punto, le Streghe hanno cominciato a volare (passando dalle ali rapaci a legni sacri, di solito su un ramo di Nocciolo, simbolo anch'esso di deità e trasformazione). E i Gatti...beh, quello è talmente intuibile!! :-)
Ah, interessante, non lo sapevo. Non avevo mai riflettuto sull'etimologia di strega.
Grazie.
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