“Tra noi e l’inferno o tra noi e il cielo c’è solo la vita, che è la cosa più fragile del mondo”
(Blaise Pascal)
(Blaise Pascal)
Qualcosa nell’aria (Après Mai) è uno di quel film che si impone immediatamente agli occhi dello spettatore per la forza evocativa delle immagini tese a restituire con efficacia, come da titolo, le atmosfere dei primi anni settanta: l’ibrido di un’epoca in transizione in cui l’effervescenza, l’energia creatrice, gli ideali rivoluzionari e le istanze libertarie della controcultura sessantottina cominciano a strutturarsi e a scindersi in movimenti, gruppi, associazioni più dogmatici, spesso in conflitto tra loro, esigendo prese di posizioni ed impegno politico.
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