"ANIMAL Studies. Rivista italiana di antispecismo" presto in libreria!
È ormai imminente l'uscita del primo numero - dedicato alle "politiche della natura" e curato da Marco Maurizi - di "ANIMAL Studies. Rivista italiana di antispecismo" (ne avevo parlato anche qui); già dai primi di novembre sarà possibile trovarlo nel circuito distributivo delle librerie, inoltre ricordo, a chi fosse interessato, che sarà possibile anche sottoscrivere l'abbonamento.
Un brindisi virtuale con tutta la redazione (di cui la sottoscritta fa orgogliosamente parte, a proposito, nel primo numero ci sarà la mia recensione di un romanzo di James G. Ballard, "Il Paradiso del Diavolo") e con tutti voi. :-) Intanto metto qualche link utile qui sotto, compresa un'anteprima gratuita del numero con indice ed editoriale.
Buona lettura! :-)
9 commenti:
Finalmente qualcosa di interessante da leggere qui a Londra!!!!!!
complimenti , un bellissimo progetto
Mi congratulo per l'iniziativa, ma adesso non togliermi il saluto se ti chiedo... cos'è l'antispecismo?
@ Giorgia
Ma come? Il mio blog non parla d'altro, praticamente. :-D
Riassumo brevissimamente (poi quando hai tempo clicca sull'etichetta antispecismo qui sulla destra e ti usciranno fuori tutti i post in cui se ne parla): l'antispecismo è questo straordinario, innovativo, stupendo movimento (pensiero e prassi) che si batte per porre fine allo sfruttamento del vivente (tanto dell'animale umano, che non umano), sfruttamento che va avanti da millenni e che è talmente radicato culturalmente da aver creato il pregiudizio, infondato, secondo il quale gli animali non umani siano esseri inferiori; pregiudizio che rende giustificabile il fatto che essi possano esseri allevati, schiavizzati, imprigionati, sfruttati, usati come oggetti per i nostri scopi. In realtà non è vero che gli animali sono sfruttati perché inferiori, ma è esattamente il contrario, ossia vengono considerati inferiori proprio perché sfruttati da ormai così tanto tempo da aver dimenticato che invece sono esseri senzienti. Sentiranno e percepiranno la realtà in maniera diversa da noi, avranno una capacità cognitiva e di elaborazione dei dati diversa dalla nostra, ma ugualmente degna di essere rispettata.
Ovviamente l'argomento è molto complesso, ma se dai una letta al mio blog qualcosa trovi. Ti consiglio anche la lettura degli articoli su Asinus Novus (trovi il link sempre qui a destra).
Un saluto
P.S.: ti ho dato la definizione di antispecismo che preferisco, che è poi è quello politico (politico nel senso che ritiene che sia impossibile arrivare ad una società antispecista se prima non si riesce a scardinare la prassi - che è economica, sociale, quindi politica, dello sfruttamento del vivente); in realtà sarebbe più corretto parlare di antispecismi perché ad esempio i pionieri di questo pensiero filosofico fanno riferimento solo ad un pregiudizio morale che ci farebbe ritenere gli animali inferiori, ma senza ben chiarire come e quando si sia venuto a formare.
Prevengo una tua obiezione: quando parlo di animali non umani mi riferisco a tutte le specie viventi e non mi interessa riconoscere all'uomo una complessità cognitiva superiore, che pure forse ha, in quanto oggi, si preferisce parlare di diversità cognitive, di vari tipi di intelligenze; il fatto che noi, come specie, ci siamo evoluti secondo determinati parametri, non ci dà il diritto di opprimere, sfruttare, uccidere tutte le altre. Quello che contesta l'antispecismo è proprio l'antropocentrismo, ossia il ruolo di preminenza sul pianeta che l'uomo si sente in diritto di occupare e continuare ad occupare.
Difficile riassumere così un argomento tanto complesso. Per ovvie ragioni non posso che essere estremamente sintetica, ma, ripeto, se l'argomento ti interessa leggiti qualcosa dei post indietro.
Heilà Volpina, come va? :-)
Scrivimi appena hai un attimo di tempo, così mi racconti (ho letto il tuo post di ieri comunque).
Un abbraccio forte. :-)
Jonuzza, grazie! :-)
Il progetto è per i nostri amici animali ovviamente, solo per loro. :-)
Complimenti vivissimi a te ad al progetto, che mi sembra interessante, utile, ben strutturato. Lunga vita! PS Ho cominciato Lost! :-DDD
Carissimo,
quanto tempo... stavo giusto pensando di scriverti per un saluto. :-)
Non sai quanto ti invidio per il tuo inizio di avventura con Lost, sono sicura che ti prenderà, non giudicare frettolosamente i primi episodi, prenditi il tempo necessario per entrare nel mood giusto, la serie è un crescendo continuo.
Io ho visto tutte le stagioni di Dexter fino a quella attualmente in corso, che però in Italia ancora non è uscita.
Poi, se non erro, dovrebbe uscire in italiano pure la terza parte di 1Q84, no? ;-)
Un abbraccio forte, conto di farmi viva via email prestissimo.
Ok per Lost; del resto, non fosse per te, forse non lo avrei nemmeno cominciato!
Il terzo libro è già uscito!!
Ti consiglio ancora una volta di lanciarti anche in Breaking bad, quando potrai e vorrai ancora drogarti di serial.
Abbracci a te, attendo tue!
MG
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