Non
riesco assolutamente più a sopportare tutti quelli che:
-
sono d’accordo, sfruttare gli animali è ingiusto, io sono per un consumo
consapevole, mangio la carne solo una volta a settimana e solo rigorosamente
biologica.
(ma
consapevole di che? Del fatto che sei un assassino? E pensi che biologico
voglia dire che gli animali sono morti di morte naturale?).
-
ah, mi spiace per quei poveri animaletti sai, ma io alla pelliccia di visone
non rinuncio.
(questa
è no comment!).
-
capisco la tua scelta di essere diventato vegano e la rispetto, ma tu devi
rispettare la mia di mangiare la carne altrimenti sei un nazista.
(no,
io non DEVO proprio nessun rispetto a chi partecipa dello sfruttamento
sistematico di migliaia di esseri senzienti al giorno e semmai nazista sarai tu
che rimani indifferente - ed anzi vi partecipi pure - di fronte all’arroganza di chi si arroga il diritto di negare la
vita e la libertà alle specie animali diverse dalla propria).
-
io sono vegano, ma ritengo che ognuno debba essere libero di fare le proprie
scelte, ergo rispetto chi ancora continua a mangiare gli animali, peace and
love, bisogna pensare positivo, io sono felice di aver trovato la mia
dimensione spirituale in armonia con il creato e sorrido anche a chi ancora non
ha trovato la propria strada ecc ecc.. (tutto questo pronunciato con gli occhi
spiritati rivolti all’insù).
(bello
mio, piacerebbe anche a me pensare positivo, ma mi rimane difficile sorridere a
chi ha la bocca piena di cibo insanguinato o sentirmi in pace ed armonia con
tutto il creato mentre intorno a me migliaia di animali continuano a soffrire e
a morire, persino in questo preciso momento).
-
ah, mi spiace proprio per te, ma devo proprio dirtelo, mi sono appena pappato
un bel panino con la porchetta (rigorosamente pronunciato con sguardo fiero e
petto in fuori).
(imbecille,
non è certo per me che devi dispiacerti, non sono io la vittima offesa ma i
miliardi di animali che muoiono ogni giorno per finire dentro al tuo squallido
panino con la porchetta).
- sono vegetariano-pescetariano. (wow, che figata!)
(no,
togli quel vegetariano. Se mangi pesce non sei vegetariano. Capisco che tu
voglia dire anche vegetariano perché credi sia figo, ma invece di pensare ad
essere figo, pensa piuttosto al fatto che sì, anche i pesci sono animali e sì,
anche loro soffrono quando vengono pescati e poi uccisi nelle maniere più
atroci, spesso spellati o messi a bollire (nel caso dei crostacei) quando sono
ancora vivi).
-
ho mangiato un pezzetto di carne, ma solo un pezzetto piccolo piccolo eh...
(pronunciato con senso di colpa!).
(sì,
ma l’animale è stato ucciso ugualmente, pure se ne hai mangiato un pezzetto
piccolo piccolo e, per inciso, l’animale non sa che farsene del tuo senso di
colpa).
-
anche io amo e rispetto gli animali, però l’estremismo dei vegetariani/vegani
non lo capisco proprio (pronunciato con tono di indubbia ragionevolezza).
(a
me rimane un po’ difficile capire come invece si possa asserire con tanto
candore di amare gli animali ed al contempo mangiarli, ma tant’è...).
-
ah, sì, il maiale è un animale proprio carino e simpatico, ma quant’è ‘bbbbono
però!
(eh
sì, pure tu sei tanto carino e simpatico, ma quanto sei stronzo però!).
- ho cucinato l’agnello, sai, per tradizione...
(caro
amico, senti a me, fidati, tradizione non è sinonimo di “valore positivo”; esistono tradizioni che sarebbe
meglio abbandonare, meglio per tutti, credimi).
-
ah, sei vegana? E che mangi? Carne no, pesce no, formaggi no, uova no, dunque
mangi solo solo insalata? (domanda posta con l’aria preoccupatissima di chi
crede che io stia lì lì per svenire dalla fame).
(ehhmmm...
mi imbarazza sempre rispondere a questa domanda perché non vorrei mai dubitare
dell’intelligenza e perspicacia del mio interlocutore, eppure... insomma, caro
amico, navighi tutto il giorno su internet, hai due lauree, hai letto un sacco
di libri, hai girato mezzo mondo, possibile che tu non abbia mai sentito
nominare parole come: cereali, legumi, frutta, ortaggi? Possibile che tu non
sappia che le proteine animali possono essere sostituite da quelle vegetali? Mai
sentito parlare di seitan? E di tofu? Di soia invece? Insomma, posso capire che
mia madre non sappia cosa sia il seitan, ma persino lei ci arriva a capire che
oltre gli animali ci sono tantissime altre alternative in natura; e comunque...
informarsi nell’era di internet è davvero a portata di... clic!).
- ah... ho capito, e per secondo cosa mangi?
(no
comment!).
- e quando vai fuori come fai?
(quando vado fuori digiuno!
In fondo sai, trovare dei legumi e della pasta è veramente trooooooppo difficile...
).
- ma dai, mangiti un pezzettino di salame, ma che ti fa? Mica ti succede niente,
sai!
(per
l’ennesima volta, lo so bene che a ME non succederebbe niente, peccato però che
un animale sia stato ucciso per ottenere quella fettina di salame ed è perché considero questo fatto riprovevole
che mi rifiuto di mettere in bocca pezzi di animali morti).
-
‘bbbbono il pollo arrosto... non sai quello che ti perdi!
(veramente
lo so, prima lo mangiavo anche io il pollo arrosto e mi piaceva anche molto, solo
che ad un certo punto ho aperto gli occhi su cosa significhi DAVVERO mangiare un pollo ed ha smesso all'istante di piacermi).
- ho visto che prendi il gelato di soia, intollerante al latte anche tu?
(no,
intollerante alla violenza!*).
- vegana? Vuoi dimagrire?
(no,
non voglio mangiare animali. E comunque, caro amico, sappi che mangiare tutti quei grassi animali di certo non ti aiuterà a mantenere il peso forma).
-
ah, ma sarebbero morti comunque...
(no,
non sarebbero morti comunque... non così presto almeno, non uccisi dall’uomo
in quel preciso momento per finire su questo preciso piatto).
-
ah, ma pensa che tanto tutti quei vitelli non sarebbero nemmeno mai nati.
(appunto,
non dovevano nascere perché la loro, dentro una gabbia, è una non-vita).
- sei troppo sensibile, sai, la vita è crudele, prima o poi tutti dobbiamo morire
ed il dolore presto o tardi non risparmia nessuno (pronunciata con il tono di chi è convinto di aver appena rivelato un'inconfutabile verità filosofica).
(comunque, caro amico, la vita non è crudele, la crudeltà appartiene semmai ad una società che ha fatto
del vivente merce di consumo; il dolore esiste ed è ineliminabile in natura, ma
proprio per questo non aggiungiamone altro a quello che già dovremo affrontare;
e sì, tutti dobbiamo morire, magari di morte naturale, o a causa di un
incidente, per malattia, ma almeno fino a quel momento lasciamo che ognuno,
animali compresi, viva da libero la propria esistenza. Ah, caro amico, forse
non lo sai, ma uccidere NON è uguale a morire. Il significato dei due termini è
un tantino diverso).
- (detto da un vegano): se avessi un figlio forse gli farei mangiare la carne altrimenti poi - una volta cresciuto vegano - non potrebbe più riuscire a mangiarla.
(beh, ma perché dovrebbe essere un problema che tuo figlio non potrà più mangiare la carne? Mica è un valore mangiare la carne. Anche perché, seguendo questo ragionamento, allora non dovresti insegnare a tuo figlio nemmeno a non rubare, a rispettare il prossimo, a non uccidere ecc. perché poi, una volta educato in questa maniera, dopo gli potrebbe tornare difficile comportarsi altrimenti e trasformarsi in un delinquente. L'educazione al rispetto per ogni essere senziente è un valore, mica una disgrazia).
E,
last but not least, a grandissima richiesta (tutututummm tuttuuttummm, rullo di
tamburi).
- io non sopporto gli animalisti: si commuovono per un cane morto e poi rimangono
indifferenti di fronte alle immagini dei bambini che muoiono di fame in Africa.
con
variante
-
beh, prima di pensare agli animali, pensiamo ai bambini che muoiono di fame in
Africa.
(caro
amico, innanzitutto se davvero tutti quelli che tirano fuori ogni due per tre la tragedia dei bambini che
muoiono di fame in Africa, ci pensassero veramente, a questi bambini, da mo’ che
questi bambini avrebbero ormai la pancia piena, secondo poi non è che pensare
agli animali, nello specifico magari portare da mangiare ad un gattino affamato, soccorrere un cane ferito
o diventare vegani, impedisce di pensare pure a tutte le altre tragedie del
mondo o porta via chissà quale tempo da dedicare eventualmente al volontariato:
scegliere di mettere nel piatto la fettina di seitan invece di quella di
vitello ruba esattamente lo stesso lasso di tempo, forse anche meno; inoltre caro amico, faresti bene ad informarti perché con tutti quei cereali destinati ad ingrassare gli animali che poi finiranno nei piatti della gente che di cibo ne ha anche troppo, ci si potrebbero sfamare esattamente tutti quei bambini che muoiono di fame in Africa).
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E
voi, ne avete qualcun’altra da aggiungere?
Mi
spiace se qualcuno leggendomi possa essersi offeso... ma, come da titolo,
questo è uno sfogo... è che davvero non se ne può più di sentirsi dire tutti i
giorni una sfilza di idiozie tali da sembrare fabbricate in serie.
*(questa non è mia, ma quando l'ho sentita mi è piaciuta così tanto che l'ho fatta mia).