venerdì 18 maggio 2012

Roman Polanski: a film memoir di Laurent Bouzereau

Intenso e toccante documentario - in realtà una lunga intervista arricchita da scene dei film, foto inedite e filmati giornalistici - sulla vita, costellata da tragici eventi, ma anche di grandissimi successi, di uno dei miei registi preferiti.
Qui la mia recensione.

8 commenti:

Maura ha detto...

Ciao Rita cara.
Puntuale come sempre un'altra ottima recensione.
Un documentario che tributa il giusto omaggio ad un grande regista e che ci fa notare anche il rovescio della medaglia.
Troppe volte infatti,e soprattutto a riguardo di persone con un passato così ingombrante, viene dato maggior risalto solo a quanto convenga poi a chi deve "vendere" la vita di una persona.
Grazie e buona giornata!

Rita ha detto...

Buongiorno Maura,
in effetti l'amico che lo intervista fa notare quanto sia stato scritto molto più sulla vita di Polanski che non riguardo i suoi film, che eppure sono dei capolavori formidabili.
Grazie a te per avermi letta. :-)
E buona giornata.

Unknown ha detto...

ormai sei diventata un punto di riferimento per le recensioni dei film :)

ultimamente sono un po' assente, scusa, ma è un periodo davvero incasinato (come immaginerai :D)

Rita ha detto...

Ciao Marco,
mi fa piacere sapere che apprezzi le mie recensioni. :-)
Immagino che sei parecchio indaffarato, tranquillo, comprendo benissimo. :-)

Unknown ha detto...

e comunque, stavo pensando, perché non provi a stilare una filmografia animalista? potrebbe essere una buona idea per una rassegna con dibattito, magari al Rewild! :)

Martigot ha detto...

Qualche tempo fa ho rivisto Frantic, un film che amo molto, e ho pensato ancora una volta che è davvero girato bene, si vede che c'è la mano di uno che questo lavoro lo sa fare davvero.
Sinceramente non ho una grande simpatia per Polanski, ma probabilmente vedendo questo documentario potrei cambiare idea ( come hai riportato nella tua bella recensione, lui dice che la sua immagine pubblica è profondamente lontana dalla sua vera personalità). Conoscendo meglio le persone spesso ci si ricrede su molte cose.
Comunque sul fatto che sia un grande regista nessun dubbio :-)

ciao!

Rita ha detto...

@ Marco

Mi sembra un'ottima idea, a dire il vero ci avevo già fatto un pensierino tempo addietro. Secondo me inoltre c'è da distinguere tra film che hanno una vera e propria tematica animalista dichiarata ed altri, quale potrebbe essere l'Umberto D di De Sica ad esempio, in cui - pur restando l'argomento principale un altro - si sfiorano comunque anche temi riguardanti il nostro rapporto con gli animali.
OK, inizio a lavorarci. :-)

Rita ha detto...

@ Martigot

Frantic è stato il primo film che ho visto di Polanski e mi colpirono moltissimo le atmosfere. Poi da allora l'ho sempre seguito, andando anche a recuperare i vecchi film.
Io l'ho considerato e "giudicato" sempre e solo come regista e attore e non mi sono mai soffermata a riflettere se fosse simpatico o meno; quel che di lui ho sempre apprezzato è l'intelligenza, la creatività, il talento, questo documentario invece tira fuori il lato più profondamente "umano" ed emotivo e la cosa che mi colpisce è quanto nella sua vita davvero non gli sia stato risparmiato niente, a cominciare dall'infanzia. Forse ciò che stupisce è il fatto che da un uomo di successo come lui, considerato certamente uno dei poù grandi registi del mondo, ti aspetteresti una vita tutta rose e fiori, priva di quelle difficoltà che solitamente toccano agli uomini "comuni"; e invece poi scopri che il successo può convivere benissimo con le disgrazie e tragedie più nere.

Ciao, buona giornata.

P.S.: come sta Clint?